giovedì 10 marzo 2016

Underpainting



Normalmente per realizzare un pastello uso una carta colorata preferibilmente in una tonalità scura ma non troppo, ad eccezione di lavori particolari (come i notturni) dove si può usare anche una carta con il fondo nero. L'uso di carte colorate è molto diffuso perchè consente spesso di sfruttare il fondo naturale del foglio, per i toni scuri o enfatizzare le luci della composizione.

Ma molti pastellisti ritengono che sia molto utile ed efficace anteporre alla fase del colore in pastello vera e propria l'esecuzione di un impronta in acquerello  monocromatica o a colori, in forma di schizzo preparatorio e di fondo già adeguato al disegno.

Richard McKinley, Maestro americano che io ammiro molto, dedica in  proposito a questa tecnica (underpainting) un capitolo del suo bel manuale "Pastel Pointers". McKinley si muove dalla considerazione che molti artisti del passato utilizzavano questa tecnica in monocromatico per studiare le diverse tonalità dell'opera. Degas, ad esempio, sperimentò varie modalità di "underpainting" per realizzare i suoi capolavori.

Mc Kinley suggerisce di utilizzare vari media per questa fase preliminare. Sfruttando la solubilità del pastello può, infatti essere realizzato uno schizzo su disegno con pastelli a strati sottili e a larga stesura, successivamente distesi con acqua e pennello. Con la stessa modalità può essere usato alcool.





Per questo pastello (Boschi di San Candido) ho lavorato con acquerello su carta Clairefontaine pastelmat, per la verità un po' troppo scura. Proverò su carta bianca appena l'avrò a disposizione.